Dalle prime anticipazioni sui bilanci 2019 e sulle previsioni 2020 a seguito dell’inusuale emergenza da coronavirus, si prevede un calo secco dal 3% al 5%. Tradotto in numeri, tra i 600 milioni e 1 miliardo di ricchezza prodotta in Umbria che andrà in fumo. Un colpo durissimo e improvviso che arriva in aggiunta ad una situazione già compromessa e che vede la regione in recessione. Tutte le misure messe in campo in questi giorni frenetici dalla giunta regionale possono solo costituire una prima risposta all’emergenza che sta diventando globale e mondiale.
Umbria fanalino di coda dell’Europa
È trascorso il primo giorno dalla quarantena forzata per tutta l’Italia – sostiene Giovanni Giorgetti di ESG89 Group – ed ecco l’appello al Governo centrale e all’Europa: smettiamola di chiedere sussidi temporanei e limitati. L’Europa si faccia garante e contribuisca in modo fattivo affinché l’Italia, suo Stato fondatore, riesca a sostenere il proprio popolo che ricordiamo sta subendo questa crisi per colpa del Governo cinese che ha sottovalutato il pericolo e che, probabilmente, andrebbe chiamato in causa per risarcire umanamente, moralmente e economicamente questo disastro globale”. Per il ceo di Esg89 Group è necessario puntare, anche per i nostri territori“, sul reshoring agevolato diffuso e sostenuto dallo Stato”. Passando al setaccio i bilanci delle aziende top della regione possiamo prevedere fatturati in deciso ridimensionamento anche per quelle società che hanno un export rilevante.
Le aziende top dell’Umbria
Fatturato 2019
PAC 2000 3.032.729.000 |
AST 1.813.458.151 |
EUROSPIN 819.760.502 |
COOP 661.674.000 |
BRUNELLO 552.996.00 |
METALMECCANICA TIB. 542.567.137 |
FINANCO 466.528.00 |
Proprio con i dati ufficiali dell’Annuario Economico edito da Esg89 Group, è stato possibile fare una classifica delle aziende al vertice dell’economia umbra per fatturato. In testa sempre la regina della grande distribuzione Pac 2000 A con 3.032.729.000 euro, seguita da Acciai Speciali Terni con 1.813.458.151 euro e da Eurospin Tirrenica con 819.760.502 euro, che quest’anno conquista la terza posizione superando Coop Centro Italia che registra un fatturato di 661.674.000 euro. In quinta posizione troviamo Brunello Cucinelli con 552.996.000 euro seguita dal gruppo Metalmeccanica Tiberina con 542.567.137 euro e dalla Financo della famiglia Colaiacovo con 466.528.000 euro. Per quanto riguarda l’utile netto, invece, ecco la classifica delle aziende top dell’Umbria: Acciai Speciali Terni si conferma leader con 97.731.042 euro, seguita dalla Brunello Cucinelli con 51.042.000 euro e da Eurospin Tirrenica che raggiunge un valore di 47.472.973 euro. E poi, sotto al podi, in quarta posizione ritroviamo Pac 2000 A con 41.972.000 euro, seguita dalla Metalmeccanica Tiberina con 27.570.538 euro e dalla Vetreria Cooperativa Pievese con 24.159.634 euro. E poi ancora Acea Ambiente con un risultato di 23.540.008 euro, Margaritelli con 21.923.490 euro, Financo con 21.004.000 e Umbragroup che registra 14.651.000 euro.
Lo studio
Se infatti in tempo di recessione nazionale, chi esportava tirava la volata al Pil, con l’emergenza coronavirus che provoca una situazione di paralisi globale probabilmente anche quelle realtà subiranno contrazioni importanti. Per i piccoli esercizi commerciali, dei servizi, del turismo e della ristorazione, poi, la situazione è completamente al palo. Stava infatti per iniziare la primavera: la stagione più favorevole per il turismo dell’Umbria.
L’editore
ESG89 Group compie 30 anni e con il proprio know-how realizza analisi e report di natura economica, analizza gli scenari strategici e offre la propria esperienza per sostenere la crescita delle aziende. Fondato nell’aprile del 1989 come editore di pubblicazioni economiche, annuari ed inserti per prestigiose testate giornalistiche italiane ed estere, ESG89 Group rappresenta oggi il punto di riferimento per le aziende nel perseguire l’obiettivo della conoscenza e della crescita attraverso la creazione di valore e delle buone relazioni.