La Fondazione Pietro Conti apprende con profonda tristezza la notizia della morte di Francesco Mandarini e ne ricorda la grande passione politica, nonché la notevole capacità amministrativa. Dopo un primo periodo di lavoro alla Perugina divenne il riconosciuto rappresentante di tante e tanti giovani lavoratrici e lavoratori che lo elessero negli organi sindacali di base. Il Pci ne comprese il grande valore personale e politico, portandolo subito nella prima giunta della nascente Regione, e Pietro Conti a soli 28 anni gli affidò la delega al Bilancio. Successivamente divenne segretario della federazione perugina del Partico comunista e poi a coronamento dell’impegno amministrativo Presidente della Regione.
La Fondazione Pietro Conti ne ricorda in particolare il grande rigore e l’aver fatto proprio il motto gramsciano della imprescindibilità dello studio. Non avvezzo ai clamori, non amava parlare in pubblico, preferendo pur con il suo carattere deciso impegnarsi per la crescita dei giovani. Con la scomparsa di Francesco Mandarini viene meno una figura molto significativa della miglior storia di Perugia e dell’Umbria che non soltanto vorremo ricordare, ma altresì porre a base del nostro lavoro per una cultura democratica e di sinistra che da lui stesso abbiamo appreso.
Francesco Mandarini era uno degli ultimi dirigenti comunisti cresciuti nel dopoguerra che si erano imposti come rappresentanti autentici e genuini del mondo del lavoro e dei progressisti umbri
Da lavoratore della Perugina a presidente della Giunta Regionale dell’Umbria
Ci ha lasciato uno dei migliori. Un abbraccio a tutta la sua famiglia