Pubblichiamo il manifesto che le sezioni perugine di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) e Legambiente hanno inviato ai candidati e alle candidate a sindaco/a di Perugia in vista delle elezioni comunali di giugno affinché lo sottoscrivano.
Premessa/situazione attuale
A Perugia la dipendenza dall’auto ha raggiunto livelli da record: con 761 auto ogni 1.000 abitanti siamo tra le prime città in Italia (che a sua volta è prima in Europa e nel mondo). Un modello orientato (quasi) solo sull’auto costa molto di più alla collettività, rende lo spazio urbano più brutto e perennemente occupato da veicoli, porta più inquinamento e più insicurezza, quindi più malattie, morti e feriti, rende la città meno attrattiva per le famiglie e meno pronta alle sfide del futuro. Una città insostenibile da svariati punti di vista (economico, sociale, ambientale, di sicurezza, sanitario, di spazio pubblico, ecc), una città che potrebbe essere migliore.
Un nuovo modello
Noi immaginiamo una città diversa, una città a misura di persona, che punta ad invertire la piramide della mobilità, attuando un riequilibrio modale per promuovere gli spostamenti sostenibili (a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, ecc.), ridisegnando lo spazio pubblico per favorire la socialità, l’incontro, il gioco, aumentare il verde e gli arredi urbani e rendere al tempo stesso la città più resiliente anche ai cambiamenti climatici. La città autocentrica è un modello superato e superabile, e auspichiamo che anche Perugia prosegua alcune buone pratiche iniziate nel proprio territorio e intraprenda con convinzione il percorso virtuoso di altre città italiane ed europee.
Richiesta
Sottoponiamo ai candidati e alle candidate al ruolo di sindaco/a e ai partiti che si sfideranno alle prossime elezioni comunali un “Manifesto per una città a misura di persona” con 10 punti programmatici (più 1); chiediamo di sottoscriverlo e dichiarare quali precisi impegni e misure si intendono adottare per ognuno (o parte) di essi, in modo che siano valutabili e misurabili durante e al termine del mandato elettorale.
0. Contrasto alla sosta selvaggia
È la pre-condizione necessaria di qualunque politica di mobilità sostenibile e di rispetto delle regole della civile convivenza, anche attraverso il conferimento di potere di sanzione degli ausiliari della sosta.
1 Qualità e accessibilità dello spazio pubblico
Ridisegnare lo spazio pubblico, anche attraverso interventi sperimentali di “urbanismo tattico”, per favorire la mobilità sostenibile, la sicurezza degli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, bambini/e, persone anziane, con disabilità), la socialità e il gioco, attraverso la realizzazione di “Zone 30” (a partire da quelle previste dall’attuale Piano urbano per la mobilità sostenibile). Istituire almeno una piazza per ogni quartiere, come luogo di incontro e socialità.
2 Rete pedonale
Dare continuità alla rete pedonale, rendendo sicuro e piacevole per tutti/e spostarsi a piedi, in particolare verso i poli di interesse principali (scuole, presidi sanitari, palestre, parrocchie, ecc). Cura e manutenzione marciapiedi, ricucitura tratti interrotti, ampliamento sede pedonale, posizionamento panchine, abbattimento barriere architettoniche, protezione da sosta selvaggia.
Infrastrutture ciclabili
Redazione del Biciplan. Realizzazione e manutenzione di una rete di percorsi continui e sicuri che permettano di collegare i maggiori punti attrattori all’interno dei quartieri e tra di essi utilizzando anche i più recenti strumenti previsti nel Codice della strada. Installazione diffusa di stalli per la sosta.
4 Mobilità scolastica
Realizzare spazi e percorsi sicuri attorno alle scuole. istituire e sperimentare le “strade scolastiche” (almeno una per ogni Istituto comprensivo). Promuovere la mobilità attiva di alunni e studenti, sperimentando o implementando soluzioni quali piedibus, bicibus, kiss-and-school, ecc, come forme di promozione della salute e al fine di diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico negli ambienti attorno agli edifici scolastici.
5 Trasporto pubblico e mobilità sostenibile collettiva e condivisa
Centralità del Trasporto pubblico locale nelle politiche di mobilità, per renderlo maggiormente fruibile e appetibile attraverso estensione orario di servizio, maggiore frequenza corse (anche nei festivi e nei mesi estivi), politiche tariffarie mirate, priorità di corsie, fermate bus di qualità, promozione dell’inter-modalità ecc. Promozione dei servizi di sharing mobility (car e bike).
6 Sicurezza stradale
Obiettivo “Vision Zero” per le vittime della violenza stradale. Priorità agli utenti deboli della strada, adottare soluzioni che favoriscano una diminuzione della velocità in ambito urbano, quali “Zone 30”, ridisegno degli spazi urbani, interventi di “traffic calming”, ecc, e maggiori controlli.
7 Consumo di suolo zero
Stop alla cementificazione di suolo, recupero aree urbane in chiave green e sostenibile, nuove piantumazioni per contrastare effetti delle alte temperature e del surriscaldamento. Formazione nelle scuole e sensibilizzazione agli stili di vita sostenibili.
8 Mobility management
La messa a sistema delle azioni di mobility management e ottemperamento all’obbligatorietà della figura del mobility manager e dei piani di spostamento casa/lavoro, a partire dalle Istituzioni pubbliche (Comune, Università, Scuole, ecc) e le principali aziende (Ospedale, Perugina, ecc).
9 Cicloturismo
Valorizzare e promuovere il cicloturismo urbano ed extraurbano, come forma di attrazione turistica e fruizione sostenibile del territorio. Citiamo a titolo esemplificativo: corsie ciclabili giro mura antiche di Perugia, le cinque antiche vie regali, la ciclabile del Tevere e il percorso verso il lago Trasimeno, la Ciclovia Bicitalia 5, ecc.
10 Progettazione partecipata
Insediare da subito la Consulta della mobilità attiva e sicurezza stradale, già approvata dal Consiglio comunale, sui progetti in atto con fondi Pnrr che hanno scadenze prossime e come luogo di confronto e discussione reale ed effettiva su tutti i punti precedenti.