Il "Giudizio Universale" di Beato Angelico
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Il paesaggio in mostra

 

Penso che mostrare pittura di paesaggio significhi prima di tutto parlare di visione: come lo guardavano, e come vedevano se stessi e il loro mondo i pittori del ‘400, del ‘500, del ‘600 e così via? Forse siamo ancora ben lontani dal riuscire a rispondere a questa domanda, ma proprio per questo ritengo sarebbe stato necessario iniziare a spiegarlo con dei pannelli alla mostra perugina “Fratello sole, Sorella Luna”, che sarà visitabile presso la Galleria nazionale dell’Umbria fino al 15 giugno ed è dedicata dedicata al “Cantico delle Creature”, memorabile testo in volgare italiano di san Francesco d’Assisi.

Perché da sempre gli artisti ci hanno prestato i loro occhi e la loro mente per trovare le risposte a questa domanda, basti pensare a Piero della Francesca, Leonardo o Annibale Carracci nei cui quadri la natura inghiotte i personaggi facendoli quasi sparire introducendoci così nel barocco. Ma non solo i pittori; anche i nostri padri e madri costituenti lo fecero con l’articolo 9 della Costituzione che parla d tutela del paesaggio e patrimonio storico artistico. Un articolo nel quale si sente, lo ricorda spesso Tomaso Montanari, lo spirito con il quale Calamandrei nel 1944 riaprì da rettore l’università di Firenze dicendo: «Quello che più ci ha offeso è stato l’assassinio premeditato delle nostre città, dei nostri villaggi, delle nostre campagne, perfino del nostro paesaggio. Voi lo sapete che in Italia ogni borgo, ogni svolto di strada, ogni collina ha un volto come quello di una persona viva: non vi è curva di poggi o campanile di pieve che non si affacci nel nostro cuore col nome di un poeta o di un pittore, col ricordo di un evento storico che conta per noi quanto le gioie e i lutti della nostra famiglia». Parole altissime che sarebbe stato bello leggere in un pannello al termine della mostra perché spiegano tanto, e che sarebbe bene comunque ricordare quando si va a visitarla perché ci aiuterebbero assieme a quelle del “Cantico” a riflettere su di essa.

Nella foto, tratta da wikimedia commons, “Giudizio universale” di Beato Angelico, una delle opere in mostra

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