Un particolare della Calamita Cosmica di Gino De Dominicis
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I misteri di De Dominicis e della sua “Calamita Cosmica”

 

La “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis all’Annunziata di Foligno è una scultura misteriosa che colpisce la fantasia, e forse è per questo che si lascia avvicinare persino dai bambini che le girano intorno incantati da quell’enorme scheletro con il becco al posto del naso. Una scultura carica di mistero anche perché De Dominicis è artista misterioso che ha fatto di tutto in vita per non apparire: scompariva, distruggeva opere dopo averle mostrate, distruggeva cataloghi delle sue mostre, prima di morire ha distrutto la sua biblioteca che pare fosse ricca di testi esoterici.

Persino la “Calamita Cosmica” comparve improvvisamente il giorno dell’inaugurazione di una sua mostra nel Museo d’arte contemporanea di Grenoble senza che prima di quel giorno qualcuno sapesse di quell’enorme scheletro che comunque per la sua realizzazione aveva richiesto tempo e spazi adeguati. Ora è stato pubblicato “Gino De Dominicis e la Calamita cosmica”, libro di Italo Tomassoni cui si deve la collocazione definitiva a Foligno della Calamita che aiuta a capire l’idea d’arte di De Dominicis e, quindi, anche la sua grande opera monumento.

Meno di 100 pagine con il corredo fotografico necessario per una lettura non pedante né pesante che però richiede attenzione; leggendo ci si deve dedicare a lei e solo a lei prendendosi il tempo necessario senza la fretta di arrivare alla fine. A quel punto alcune, e solo alcune, delle domande postesi nel guardare quell’immobile scheletro beccuto che sembra essere sempre stato potranno trovare un barlume di risposte e ci si avvicinerà un po’ di più al segreto e all’origine del mistero che esso e la vita di De Dominicis contengono.

Nella foto, scattata durante Ytalia, mostra d’arte contemporanea che si è tenuta nel 2017 a Forte Belvedere, Firenze, un particolare della “Calamita Cosmica”. Dal profilo Flickr di Antonio Cinotti

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