È il caso di fare attenzione ai nomi delle persone che si candidano al consiglio regionale dell’Umbria nelle elezioni del 17 e 18 novembre prossimi. Tra di essi potrebbero esserci quelli di futuri direttori, amministratori unici e membri di consigli di amministrazione di società legate all’amministrazione di Palazzo Donini. Se si spulcia tra le nomine effettuate dalla giunta Tesei in questi ultimi cinque anni ce ne sono diverse appannaggio di persone per le quali è stata premiata l’appartenenza. In alcuni casi accompagnata da specifiche competenze nel campo nel quale sono state chiamate a operare. In altri meno. Tutto legittimo e niente affatto inedito. La nomina come premio di fedeltà non è una novità introdotta dalla destra. Però vale la pena di essere informati. Anche per spogliare dichiarazioni, responsabilità, atti e prese di posizione da presunte neutralità dietro le quali si celano schieramenti che spesso vengono strumentalmente sottaciuti.
Le nomine sono anche servite a tentare un riequilibrio rispetto a una Giunta regionale nella quale Fratelli d’Italia era il partito più sottorappresentato. Un divario che per di più è andato allargandosi, visto che nel corso di questa legislatura regionale i rapporti di forza tra il partito della presidente del Consiglio e la Lega si sono capovolti a favore di FdI. Ma già nell’estate del 2020, a poco più di sei mesi dall’insediamento, Tesei e i suoi assessori tentavano un parziale risarcimento.
Quando Michela Sciurpa veniva nominata per la prima volta cinque anni fa a capo di Sviluppumbria, l’agenzia regionale per la creazione e lo sviluppo d’impresa, la nota diramata da Palazzo Donini la descriveva come «un’imprenditrice umbra, socia – attraverso la holding di famiglia – e responsabile delle relazioni esterne e istituzionali di Vitakraft Italia». Era una comunicazione istituzionale, e si è evitato di divulgare che Sciurpa era stata candidata di Fratelli d’Italia sia alle Europee che alle Regionali del 2019, e che i 2.664 voti presi per Palazzo Cesaroni non le avevano consentito di essere eletta ma forse avevano potuto giocare un ruolo per quella nomina, che è stata successivamente rinnovata nel giugno 2023, garantendo a Sciurpa il mantenimento della carica fino al 2025.
Più o meno negli stessi giorni in cui Sciurpa si insediava a Sviluppumbria, in un’altra realtà controllata dalla Regione, la Scuola di amministrazione pubblica, arrivava il nuovo amministratore unico. Si trattava di Marco Magarini Montenero: doppia laurea, una carriera nella Guardia di finanza e un sacco di altri incarichi di rilievo, secondo quanto si legge nell’annuncio della Regione, ma anche una candidatura alle Comunali di Perugia di pochi mesi prima nelle file del partito di Giorgia Meloni non coronata da successo. Anche a Montenero è stato rinnovato l’incarico, che durerà fino al prossimo mese di giugno e continuerà a fruttare all’ex finanziere circa 80 mila euro l’anno.
Se si fa un passo indietro rispetto all’estate di quattro anni fa, si può ricordare che Donatella Tesei, con apposito decreto, faceva insediare al vertice dell’Agenzia forestale regionale – un incarico da 4 mila euro al mese – Manuel Maraghelli. «Laureato in Scienze politiche e già manager in aziende private con esperienza ultradecennale», ricordano le cronache. Ma pure lui già candidato senza successo alle elezioni regionali di qualche mese prima con Fratelli d’Italia nonché consigliere comunale di quel partito a Città di Castello. Se ci si sposta a sud ovest e si arriva a Passignano, lì c’era un altro consigliere comunale del partito di Meloni, Diego Pepini, che nel 2022 è stato nominato da Tesei all’interno del consiglio di amministrazione dell’ente acque umbro-toscano.
Ma non ci sono solo i candidati che non ce l’hanno fatta o i già consiglieri comunali, tra i militanti di Fratelli d’Italia nominati dalla Giunta Tesei. Ci sono anche quelli che sarebbero stati futuri consiglieri e candidati. È il caso di Matteo Giambartolomei, che nel giugno 2020 era solo un avvocato assai vicino al senatore Franco Zaffini e riesce a diventare amministratore unico dell’azienda vivaistica regionale Umbraflor: incarico da poco meno di 60 mila euro l’anno da cui Giambartolomei si è dimesso circa un mese fa poiché ha deciso, dopo essere stato eletto consigliere comunale a Perugia pochi mesi fa, che è il momento di tentare di entrare a Palazzo Cesaroni.
Infine, ci sono anche persone nominate per posti di prestigio che non sono state candidate di Fratelli d’Italia. È il caso di Paola Nicastro, diventata nel 2021 direttrice dell’Agenzia per il lavoro (Arpal) grazie a un decreto di Tesei, un incarico di responsabilità che frutta all’incirca centomila euro l’anno. Come detto, Nicastro non è stata né candidata né consigliera. Però le cronache hanno raccontato che quando nell’ottobre 2023 Fratelli d’Italia ha festeggiato a Foligno il compleanno del governo Meloni, lei ha partecipato ed è intervenuta «sottolineando le politiche per il lavoro dell’esecutivo». All’Arpal è stata nominata dalla Giunta regionale nel 2021 pure Anita Gentile, lei invece sì, altra candidata senza successo alle Regionali del 2019, ma non per FdI, bensì in una lista civica che appoggiava Tesei.
Anche lo storico Alessandro Campi non è mai stato candidato per alcun partito, ma non ha mai negato la sua simpatia per la destra. Recentemente, sui social, ha fatto un endorsement per Tesei in vista delle prossime regionali criticando la trasmissione Report per il servizio sul cosiddetto tartufo-gate che ha visto coinvolte l’assessora Paola Agabiti e la stessa presidente, che nel maggio 2022 l’ha nominato amministratore unico dell’Agenzia Umbria Ricerche.