La complessa macchina delle riforme e degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si è messa in moto e comincia a produrre le prime ricadute sui territori. Gli enti territoriali sono chiamati a giocare un ruolo importante, in stretto raccordo con il Governo centrale, tanto che si stima che oltre un terzo delle risorse complessive, pari a circa 66 miliardi di euro (che possono arrivare a 80, considerando anche il Piano nazionale per gli investimenti complementari), vedrà il coinvolgimento con diverse modalità attuative di Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni e altri soggetti territoriali.
Sono due le Missioni che prevedono il maggior protagonismo dei livelli locali: la sesta, che riguarda la Salute, quasi per intero gestita da Regioni e Aziende sanitarie e ospedaliere, e la quinta, che afferisce a Inclusione e coesione, per la quale il 93% delle risorse sarà destinato agli enti locali.
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