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Inceneritore: porte in faccia alla società civile

 

Il diniego con cui un funzionario della Regione Umbria ha impedito la partecipazione dei comitati locali al tavolo di Valutazione di impatto strategico sulla pre-adozione del Piano rifiuti conferma ancora una volta quanto arretrato sia il livello tecnico e culturale di chi guida l’apparato burocratico dell’ente. Ciò avviene nel periodo in cui si registra un cambio di passo dell’Unione europea proprio per favorire l’ascolto delle istanze avanzate dalla società civile riguardo alle decisioni strategiche in ambito locale: obbligatorio per quanto riguarda le opere del Pnrr, il “Dibattito pubblico” è entrato a far parte delle normative italiane dal 2016 (Decreto legislativo n. 50) puntando al massimo coinvolgimento di cittadinanze e enti locali. Merita una citazione anche il Foia (Freedom of information act), recepito in Italia con il decreto legislativo n. 97 del 2016: è parte integrante del processo di riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124), con un apposito Centro di competenza.

Trasparenza vs. opacità

Il confronto sul Piano rifiuti tira in ballo la cultura della trasparenza nelle decisioni pubbliche, in questo caso capovolta nel suo opposto, ovvero l’opacità (dei poteri) che affligge l’Umbria da tempo. Secondo un copione trito e ritrito un impiegato, di grado elevato ma senza legittimazione in merito di esclusioni dal procedimento in tutti i suoi aspetti, tiene fuori della porta degli uffici pubblici proprio quel pubblico che avrebbe un diritto rinforzato, caratteristica legittimata dal disagio che centinaia di persone sopportano da anni in decine di località dell’Umbria per gli effetti della dissennata gestione della cosiddetta igiene ambientale. Un insieme di elementi che conferma (come se ce ne fosse ancora bisogno) che sul nuovo Piano regionale dei rifiuti (e già l’uso di questo termine suona fuori tempo) si gioca una sfida tra società civile e governi locali (regionale e municipali); sfida che rimette in discussione le tradizionali divisioni tra destra e sinistra, lateralizzazioni politiche condite più o meno con centro.

Nuova manifestazione il 13 settembre

Dimostrazione arriva dalle manifestazioni (la prossima martedì 13 settembre, alle 9.30) che decine di comitati locali stanno animando nel grande piazzale che fronteggia il complesso del Broletto, a Perugia, dove si trovano i vari assessorati, incluso quello all’ambiente, retto dall’ex sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Moroni, di antica estrazione socialista e ormai da una decina d’anni in Forza Italia. Le manifestazioni servono proprio a richiamare l’opinione pubblica sulla conferenza dei servizi per la Valutazione di Impatto Strategico per la pre-adozione del Piano rifiuti. Una conferenza pasticciata fin dai termini della convocazione a causa del malfunzionamento della casella di posta elettronica certificata della Regione Umbria dove andavano presentate le osservazioni da parte di singoli, realtà associate e amministrazioni comunali. Un intoppo che – su sollecitazione di un gruppo di comitati* – ha fatto riaprire i termini di scadenza per la presentazione dei documenti. E si tratta proprio di quel gruppo a cui è stato negato il diritto di partecipazione al tavolo della Valutazione a cui sono ammessi i comuni e l’Arpa.

Tutte le osservazioni

Le osservazioni arrivate in gran copia sono consultabili a questo link grazie all’obbligo europeo di rendere pubbliche le istanze provenienti dalla società civile nei casi in cui venga attivato il meccanismo di Valutazione strategica (come richiede il piano regionale in pre-adozione). I casi più controversi sono gli ampliamenti delle discariche: Borgogiglione (Magione), le Crete (Orvieto), Belladanza (Città di Castello). Così, come la previsione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, compresi gli inceneritori e i “termovalorizzatori”.

*Zero Waste Italy – Referenti per l’Umbria, Osservatorio Borgogiglione, Movimento Difesa del Cittadino di Perugia APS, Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero Aps, ISDE- Medici Per l’Ambiente, Comitato No Inceneritori di Terni, Rifiuti Zero Spoleto, Cittadinanzattiva Umbria Aps, Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud, Comitato NoCss nelle Cementerie, Comitato Gubbio Salute Ambiente, Comitato per la Tutela Ambientale della Conca Eugubina, Comitato per la Tutela dei beni Culturali e Paesaggistici Gubbio, Comitato No Antenna, Ecologicpoint Terni Aps, Fridays For Future Perugia, Comitato Monteluiano.

A seguire le voci delle associazioni e dei comitati locali che intendono partecipare al dibattito pubblico sul Piano regionale dei rifiuti. Sono state raccolte nel corso della prima manifestazione davanti agli uffici della Regione Umbria, al Broletto di Perugia, il 31 agosto 2022.

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