Giornalista, direttore di Cronache Umbre
Fabrizio Marcucci
Articoli di Fabrizio Marcucci

L’assessore Melasecche, noi e voi
Fabrizio Marcucci
Quattro mesi fa Cronache Umbre ha pubblicato un articolo sul cosidetto Nodino di Perugia che riportiamo a questo link. L’articolo conteneva tre domande all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Enrico Melasecche, che chiedevano conto di quelle che secondo noi sono contraddizioni in cui l’assessore stesso inciampa quando fa riferimento a quell’opera, di cui è strenuo sostenitore. […]

La trappola dell’interesse di tutti
Fabrizio Marcucci
Ci sono un paio di generazioni nate e cresciute negli ultimi quarant’anni con una cappa intorno. Come se fossero circondate dai teloni del set del Truman Show e li confondessero col cielo. Buona parte delle altre generazioni, più anziane, ai teloni del Truman Show c’hanno fatto invece l’abitudine: se per quarant’anni ti dicono che quel […]

La fiducia mal riposta nelle imprese private
Fabrizio Marcucci
Nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2018-2020 proposto dalla Giunta regionale allora in carica, approvato dal Consiglio e pubblicato nel Bollettino ufficiale il 17 gennaio 2018 si leggeva che si sarebbero utilizzati i fondi strutturali dell’Ue per «incidere sulla dimensione aziendale, sull’internazionalizzazione, sull’innovazione in tutti i settori produttivi, per accrescere la qualità dell’agricoltura […]

Il racconto sul lavoro e quello che (forse) non vediamo
Fabrizio Marcucci
Nell’ultima settimana si sono registrate due notizie in contraddizione l’una con l’altra, entrambe riguardanti la città di Terni, ma la cosa vale per qualsiasi città. Sembrano minori, e invece aiutano a capire le dinamiche del mercato del lavoro e la costruzione dell’immaginario che scaturisce dal racconto che se ne fa. In una si è dato […]

La storia delle strade pericolose
Fabrizio Marcucci
Lo scorso 23 aprile il Corriere dell’Umbria ha pubblicato alcuni dati derivanti da uno studio dell’Aci. Il titolo dell’articolo metteva in evidenza come la E45 fosse «la strada più pericolosa della regione» dal momento che vi sono stati rilevati nel 2020 71 incidenti sul totale dei 517 verificatisi in Umbria. Secondo lo stesso studio riportato […]

In marcia per la pace. Note a margine
Fabrizio Marcucci
Ho marciato per la pace da Perugia ad Assisi, domenica 24 aprile. Era tanto che non manifestavo camminando. Il camminare non è secondario. Negli ultimi tempi sono stati solo sit-in e flash mob, modalità diverse dal corteo che abbraccia un percorso, in questo caso un territorio, addirittura. Il corteo, la marcia, sono come il fiume […]

La guerra, chi la scimmiotta e una proposta indecente
Fabrizio Marcucci
L’esplosione della guerra in Ucraina mi ha provocato un disagio e fatto commettere una viltà. Il disagio è dato dal fatto di non ritrovarmi in questo generalizzato schierarsi con estrema risolutezza di qua o di là (per l’invio di armi agli ucraini oppure no, per la capitolazione di Putin o per una soluzione diplomatica del […]

Il governo del sì a prescindere
Fabrizio Marcucci
C’è una creatura mitologica e fondativa di un certo modo di governare. È quella dei signori del no, cui vengono addebitati una serie di difetti: immobilismo, arretratezza, estremismo, gioco di interdizione nella risoluzione dei problemi. Capovolgendo la prospettiva, e utilizzando un linguaggio meno maschiocentrico, il problema che andrebbe messo sotto i riflettori è invece quello […]

La scomparsa di Mandarini mette l’Umbria davanti allo specchio
Fabrizio Marcucci
Prologo Claudio Carnieri racconta che quando Pietro Ingrao arrivava in Umbria, erano spesso lui e Francesco Mandarini ad andarlo ad aspettare alla stazione o a condurlo nel luogo in cui si sarebbe poi svolto l’incontro pubblico al quale avrebbe partecipato lo storico leader della sinistra del Pci. Nel tragitto, Ingrao chiedeva loro immancabilmente cosa stessero […]

Le domande della pace
Fabrizio Marcucci
Mi è capitato di vedere tre bandiere della pace appese in luoghi civili da quando la Russia di Putin ha invaso l’Ucraina. Due davanti a delle scuole, l’altra dentro un supermercato. Nel 2003, quando la Nato decise di bombardare la Serbia con aerei che partivano anche dall’Italia, passeggiando per una qualsiasi delle nostre città ti […]