Giornalista, direttore di Cronache Umbre
Fabrizio Marcucci
Articoli di Fabrizio Marcucci
Il racconto sul lavoro e quello che (forse) non vediamo
Fabrizio Marcucci
Nell’ultima settimana si sono registrate due notizie in contraddizione l’una con l’altra, entrambe riguardanti la città di Terni, ma la cosa vale per qualsiasi città. Sembrano minori, e invece aiutano a capire le dinamiche del mercato del lavoro e la costruzione dell’immaginario che scaturisce dal racconto che se ne fa. In una si è dato […]
La storia delle strade pericolose
Fabrizio Marcucci
Lo scorso 23 aprile il Corriere dell’Umbria ha pubblicato alcuni dati derivanti da uno studio dell’Aci. Il titolo dell’articolo metteva in evidenza come la E45 fosse «la strada più pericolosa della regione» dal momento che vi sono stati rilevati nel 2020 71 incidenti sul totale dei 517 verificatisi in Umbria. Secondo lo stesso studio riportato […]
In marcia per la pace. Note a margine
Fabrizio Marcucci
Ho marciato per la pace da Perugia ad Assisi, domenica 24 aprile. Era tanto che non manifestavo camminando. Il camminare non è secondario. Negli ultimi tempi sono stati solo sit-in e flash mob, modalità diverse dal corteo che abbraccia un percorso, in questo caso un territorio, addirittura. Il corteo, la marcia, sono come il fiume […]
La guerra, chi la scimmiotta e una proposta indecente
Fabrizio Marcucci
L’esplosione della guerra in Ucraina mi ha provocato un disagio e fatto commettere una viltà. Il disagio è dato dal fatto di non ritrovarmi in questo generalizzato schierarsi con estrema risolutezza di qua o di là (per l’invio di armi agli ucraini oppure no, per la capitolazione di Putin o per una soluzione diplomatica del […]
Il governo del sì a prescindere
Fabrizio Marcucci
C’è una creatura mitologica e fondativa di un certo modo di governare. È quella dei signori del no, cui vengono addebitati una serie di difetti: immobilismo, arretratezza, estremismo, gioco di interdizione nella risoluzione dei problemi. Capovolgendo la prospettiva, e utilizzando un linguaggio meno maschiocentrico, il problema che andrebbe messo sotto i riflettori è invece quello […]
La scomparsa di Mandarini mette l’Umbria davanti allo specchio
Fabrizio Marcucci
Prologo Claudio Carnieri racconta che quando Pietro Ingrao arrivava in Umbria, erano spesso lui e Francesco Mandarini ad andarlo ad aspettare alla stazione o a condurlo nel luogo in cui si sarebbe poi svolto l’incontro pubblico al quale avrebbe partecipato lo storico leader della sinistra del Pci. Nel tragitto, Ingrao chiedeva loro immancabilmente cosa stessero […]
Le domande della pace
Fabrizio Marcucci
Mi è capitato di vedere tre bandiere della pace appese in luoghi civili da quando la Russia di Putin ha invaso l’Ucraina. Due davanti a delle scuole, l’altra dentro un supermercato. Nel 2003, quando la Nato decise di bombardare la Serbia con aerei che partivano anche dall’Italia, passeggiando per una qualsiasi delle nostre città ti […]
Educatori di sostegno, il dietrofront del Comune. Ma non finisce qui
Fabrizio Marcucci
Il Comune di Perugia ha ribaltato la sua decisione e ha di nuovo affidato l’erogazione del servizio per l’educazione di sostegno nelle scuole alle cooperative perugine Borgorete e Polis. È accaduto dopo una serie di peripezie originate dal fatto che, in base a una gara d’appalto disgraziata, il servizio aveva cambiato gestore a gennaio, nel […]
Il conflitto tra imprese, ambiente e salute
Fabrizio Marcucci
C’è un conflitto aperto tra imprese e ambiente, e quindi tra imprese e salute delle persone. È un fenomeno che entro certi limiti è fisiologico, poiché ogni attività umana dissipa sostanze o ne emette di inquinanti. Però se si mettono in fila dati, studi, episodi e dichiarazioni di figure istituzionali emerge una realtà di cui […]
Anatomia di una foto
Fabrizio Marcucci
Questa foto è scandalosa perché lacera la tela del conformismo che rassicura ma ottunde. Ne forza i limiti. È scandalosa perché quei limiti imporrebbero di guardarla secondo i canoni della geografia politica sinistra/destra. Ma ciò significherebbe fermarsi a un primo, superficialissimo livello di lettura. In quel modo rimarremmo tutti nella nostra zona di conforto: quelli […]