Simone Gobbi Sabini
Articoli di Simone Gobbi Sabini

L’isola che non c’è
Simone Gobbi Sabini
L’idea di Europa vaticinata dal Manifesto di Ventotene, quell’Europa federata che doveva nascere dalla cessione di sovranità di ogni stato nazione costituente, è forse più lontana oggi dal compiersi che in quel remoto tempo di confino in cui è stata messa nero su bianco. Sembrerà paradossale, visto che oggi a differenza di ieri esistono un […]

La democrazia delle spalle al muro
Simone Gobbi Sabini
“Non sarò neanche tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parto da me” (Costume da torero, Brunori Sas) Non c’è critica più alta dell’autocritica, non c’è messa in discussione dell’esistente più consona di quella che parte da se stessi, non c’è democrazia più viva di quella che si interroga sui propri […]

Il muro c’è ma non si vede
Simone Gobbi Sabini
L’eterogenesi dei fini sembra aver ingurgitato anche l’ultima delle briciole lasciate dal crollo del muro di Berlino. Quel muro che nelle intenzioni dei suoi costruttori si voleva antifascista e barriera fisica invalicabile necessaria a proteggere il radioso socialismo che avrebbe dovuto essere dal funereo capitalismo che è stato, è e sarà, oggi, a più di […]

La roulette americana
Simone Gobbi Sabini
L’ansia generata dal cinico calcolo delle probabilità che governa il regolamento non scritto della roulette russa associata alla letalità insita nel proiettile o nei proiettili che albergano randomici nel tamburo della pistola ha fatto la fortuna di innumerevoli film che spesso hanno trasformato la barbarie delle guerre in suspense avvincente ed elettrizzante. Se la possibilità […]

Il teatrino della politica in salsa ternana
Simone Gobbi Sabini
L’espressione teatrino della politica è usata per sottolineare la ritualità collaudata di tattica e strategie messa in campo da soggetti che recitano ciascuno la propria parte. Il consiglio comunale di Terni con l’avvento dello scomposto sindaco Bandecchi ha fatto dell’irritualità costante teatrino e dello sboccato andante politica. Il teatrino bandecchiano vede un mattatore unico (o […]

L’auto-affrancamento della destra
Simone Gobbi Sabini
A giudicare dai francobolli di nuova emissione e dalla toponomastica di provincia una nostalgia mai doma e non più dormiente sembra attraversare indisturbata la stretta e lunga italica nazione. Trovare il volto di Ramelli sul lasciapassare postale per eccellenza e il nome di Almirante sulla targa di una via cittadina descrivono, se mai ce ne […]

La guerra dei numeri
Simone Gobbi Sabini
Nel degradare continuo della politica mondiale verso un baratro sconosciuto e profondo fatto di: privatismo monetario d’assalto; demonizzazione della mediazione; amichettismo a geometria variabile; culto della personalità; sovranismo terracqueo; lotta senza esclusione di colpi tra poteri contrapposti, ma non antagonisti; egemonia dell’esecutivo e impotenza del legislativo; pace come momento transitorio di uno stato di guerra […]

Contro la brutalità semplificatrice della guerra
Simone Gobbi Sabini
Nella corsa sfrenata alla banalizzazione crescente della complessità contemporanea a uso e consumo di un elettorato che chiedendo chiarezza riceve mistificazione e pretendendo soluzioni si trova a naufragare tra i marosi della propaganda più sfrontata, anche la guerra, mai come oggi permanente e diffusa al punto di aver messo all’ordine del giorno mondiale la necessità […]

Lettera aperta a Bori e De Luca
Simone Gobbi Sabini
Caro Thomas De Luca, caro Tommaso Bori, innanzitutto complimenti per l’impeccabile gestione degli appuntamenti elettorali dell’anno 2024, avete capito con anticipo siderale e in contrasto più o meno occulto con i vostri dirigenti nazionali e a volte locali come con l’elezione del sindaco di Terni in Umbria si fosse toccato il fondo, come l’ascesa al […]

Bandecchi, o dell’eterogenesi dei fini
Simone Gobbi Sabini
Quando in occasione del ballottaggio per la poltrona di sindaco di Terni mi interrogai retoricamente su questa rivista se fosse stato meglio il punto esclamativo (Masselli e la filiera della destra) o il punto interrogativo (Bandecchi e la sua tracotanza), mi attirai diverse critiche soprattutto perché puntai il dito indistintamente contro chi, dal candidato del […]